Di recente, in particolare dopo l’uscite di un articolo sulla rivista scientifica Virology Journal che indicava l’acciaio come uno dei materiali sui quali il virus Sars-Cov-2 resiste di più, alcuni nostri clienti ci hanno chiesto delle spiegazioni. Ci siamo presi qualche giorno di tempo per documentarci in maniera puntuale e precisa perché al netto del fatto che nella nostra azienda vengono scrupolosamente seguite tutte le norme previste per contrastare la diffusione del Coronavirus, è opportuno fare chiarezza.
Gli scienziati australiani che hanno condotto la ricerca sfociata nell’articolo hanno indicato le superfici lisce come quelle particolarmente adatte alla sopravvivenza del virus: vetro (compreso quello degli smartphone, acciaio e banconote, sono indicate come il luogo ideale per assicurargli lunga vita. Una vita che, come dimostrato dagli esperimenti dei ricercatori può arrivare anche a 4 settimane. Sì, ma solo in particolari (e oggettivamente poco replicabili) casi.
Insomma, dobbiamo considerare che l’esperimento è stato condotto in condizioni ideali di laboratorio: buio completo e temperatura costante a 20 gradi, mentre sappiamo che la luce, con la sua componente ultravioletta, danneggia il microrganismo. Anche il caldo è mal tollerato dal virus. Quando i ricercatori australiani hanno messo le loro superfici contaminate a 40 gradi, ogni traccia del microrganismo è scomparsa in 24 ore.
Fatta questa rassicurante premessa, va anche ricordato che toccare oggetti infetti non si è rivelata, in questa epidemia, la fonte principale del contagio. Il veicolo più insidioso di trasmissione resta la via aerea: restare vicini a una persona positiva e inalare le goccioline del suo respiro a bordo delle quale viaggia il virus. Gli stessi ricercatori australiani precisano che le quantità di virus rintracciate sulle varie superfici dopo 28 giorni sono molto ridotte, insufficienti a causare un contagio.
Detto questo come cittadini e imprenditori responsabili in DIMEC abbiamo assunto tutti i DPCI necessari alla sicurezza nostra e dei nostri manufatti. Senza contare che non lavoriamo al buio e che, come tutti sanno, per lavorare l’acciaio, forgiandolo secondo le richieste dei nostri clienti, le temperature richieste sono decisamente (e di molto) superiori ai 20°.
Se avete ancora qualche dubbio, saremo felici di chiarirlo!